Villaggi

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  1. Staff#Brina
     
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    Konoha

    Il villaggio della Foglia, situato nel Paese del Fuoco, è indubbiamente il più popoloso di tutti, nonostante sia circondato per dieci chilometri da una fitta vegetazione. Esso è difeso da avamposti e torri di controllo eretti nella fitta boscaglia, e da una imponente cinta muraria di cemento alta dodici metri e spessa cinque, sulla quale sono presenti, di tanto in tanto, appostamenti per sentinelle. È presente soltanto una grande porta, larga sei metri, siccome il perimetro cittadino si appoggia dall’altro versante ad una maestosa montagna, sulla quale sono incise le facce degli Hokage. L’estensione si aggira attorno i 30 chilometri quadrati, con una popolazione di 70.000 abitanti ed un esercito stanziale di 40.000 attivi.

    L’urbanistica del villaggio assume uno sviluppo orizzontale: una fitta rete di edifici stanzia la media d’altezza tetti a sei metri. Tuttavia dal centro città si snoda un sistema di scalinate che poi si biforca: da un lato l’Ufficio del Kage, che domina la città da un punto panoramico, dall’altro il cantiere fisso che incava le facce dei reggenti nella roccia. L’abitazione comune è costituita da legno, lamiere e cemento.

    Konoha mette a disposizione dei ninja dell’accademia ben cinquanta campi d’addestramento, disposti fuori dalle mura, ed uno speciale settore chiamato ‘Foresta Proibita’, precluso a chi non abbia l’autorizzazione al pedaggio.

    I Konohani, usualmente di carnagione chiara, non hanno tratti somatici particolari, se non internamente alla loro famiglia e all’eventuale clan. Tendenzialmente pacifici, riflettono la politica neutrale e di sviluppo del loro illuminato Hokage Tetsuo Yamanaka. La ventata di stabilità ha inciso fortemente sull’economia del villaggio, ampliandone le prospettive: oltre ai guadagni relativi alla pratica ninja, Konoha trae vantaggi da un’invidiabile attività d’importazione e d’esportazione, sia di materie prime che di prodotti finiti. Nel giro di vent’anni essa è divenuta il più frequentato crocevia commerciale, favorito anche dalla posizione vantaggiosa del sito.

    Nei confronti degli altri villaggi Konoha non nutre simpatie o antipatie. Il ruolo del suo leader, Tetsuo, per la salvaguardia del mondo e la nascita dei villaggi ha però lasciato tracce, positive e negative: se c’è chi riconosce al villaggio della Foglia il merito di aver dato un’organizzazione politica ad una massa tumultuosa di clan, e quindi di aver gettato le fondamenta per una pace duratura, dall’altra è presente una sempre più numerosa schiera di shinobi che vede in Konoha una superpotenza nascente, sulla cui scia aleggia l’ombra minacciosa di mire egemoniche.

    Il clima è di tipo contintentale, mite e temperato d’inverno, soleggiato e caldo d’estate.

    Suna

    Il villaggio della Sabbia, nel paese del Vento, è situato nel bel mezzo del deserto, praticamente impossibile da raggiungere per chi non ne conosca l’esatta posizione. Esso è circondato da colline scoscese (con una quota superiore ai 100 metri) e squadrate a causa dell’erosione, allo stesso tempo riparo dai forti venti che spirano nella zona e difesa da qualsiasi invasore: l’unico modo per entrare è volare, oltrepassando l’ostacolo, oppure percorrere uno strettissimo sentiero, largo due metri e mezzo, che di fatto permette l’ingresso a due, massimo tre ninja per volta, in un condotto lungo circa trecento metri all’interno dei rilievi montuosi. Suna si estende per 20 chilometri quadrati, con una popolazione di 50.000 abitanti e 35.000 attivi tra i ranghi dell’esercito.

    La maggior parte degli edifici è costruita con una speciale mistura di terracotta in grado di controllare la temperatura interna evitando che la calura esterna contamini gli ambienti di casa. Per la natura dei loro materiali, le infrastrutture appaiono di un colore ocra, dalle linee morbide e bombate, e con un’altezza mai superiore ai sei metri. Se, una volta entrati nel villaggio, ci si dirige sempre in avanti, vi apparirà la grandiosa Mansione del Kazekage, uno straordinario edificio sferico alto ben trenta metri, a ridosso delle montagne.

    Lungo l’intero perimetro cittadino, è possibile scorgere innumerevoli terrazze rialzate, dotate di attrezzature per l’allenamento e addirittura armi, che il governo del villaggio mette a completa disposizione degli abitanti.

    Il cittadino medio di Suna è schivo ed introverso, tanto con gli estranei al villaggio, quanto con i suoi compaesani. Si respira un’aria formale, dovuta anche alla presenza di un’economia chiusa e limitata alla sussistenza: i rapporti commerciali sono quasi nulli, anche a causa della difficile accessibilità e vivibilità della regione, dominata da un clima tropicale di estati perenni ed un escursione termica incredibile; di giorno si possono toccare i quaranta gradi, di notte il termometro scende anche sotto lo zero a causa dell’alto tasso di umidità dell’aria. In compenso, forse anche come forma di ripiego da un ambiente naturale ostile, i ninja di Suna hanno sviluppato un unico senso di dedizione alla guerra. Nonostante nei rapporti sociali possano apparire freddi, dilaga tra i soldati un forte sentimento patriottico e dedizione per la patria. Associato ad una delle leve militari ed addestramenti più duri del continente, il risultato è forse l’esercito più capace ed efficace in attività.

    Spesso coperti da bende, gli abitanti della Sabbia posseggono tratti somatici decisi, e conservano talvolta una carnagione olivastra, talvolta una più bianca, in base alla preferenza nel coprirsi o meno all’esposizione solare.

    L’unico interesse di Suna nella politica estera è rappresentato da un’aspra faida con Kiri, nata precedentemente alla creazione di ambo i villaggi. Il pretesto fu questo: il demone Nibi a due code apparse sulle coste meridionali del Paese del Vento, facendo razzia di innumerevoli villaggi. Fu mandata una delegazione di abili marionettisti del Clan Chiyo, tra cui Kazuya Chiyo, attuale Kazekage. Nella zona calda, i ninja del Vento incontrarono un manipolo di shinobi del Clan Hoozuki, con i quali collaborarono per domare la belva. Annientata la minaccia, i sopravvissuti furono quattro Chiyo ed un unico Suigetsu, Hotatsu Hoozuki. Non rimaneva che sigillare il Bijuu, ed i superstiti si accordarono su chi dovesse essere Jinchuuriki; la scelta ricadde su Nobuo Chiyo, padre di Kazuya. I ninja del Vento, seduta stante, si apprestarono ad effettuare il rituale di sigillazione, ma sul più bello, un istante prima che la procedura si compisse, i letali colpi di Hotatsu Hoozuki li colpirono, che s’impossessò del Bijuu e lo sigillò dentro sé stesso. Kazuya, tuttavia, si salvò miracolosamente, perdendo però ambo le gambe. Strisciando, torno a casa, dove giurò vendetta eterna sugli Hoozuki. Successivamente, una volta costituitisi i villaggi, salì al potere come primo Mizukage Jisatsu Hoozuki, fratello di Hotatsu, costretto dall’Hokage Tetsuo Yamanaka a proclamare lo stesso Hotatsu mukenin di livello S e nemico pubblico. Questa mossa sedò le pretese di guerra di Kazuya, nel frattempo eletto Kazekage, ma non cancellò dentro di lui l’odio per la stirpe portatrice di sciagure.

    Il clima è desertico, con un tasso d’umità che non scende mai sotto l’80%, temperature che di giorno si aggirano sui quaranta gradi, di notte, a causa dell’escursione termica, scendono anche sotto lo zero. Le precipitazioni sono assenti per tutto l’anno, eccetto per la stagione delle piogge: trenta giorni di incessante battere. La flora è del tutto assente, se non per qualche sporadica rosa di Gerico ed arbusti grassi.

    Kiri

    Il villaggio della Nebbia trova locazione all’intero del paese delle Onde, un’isola a sud-est del paese del Fuoco circondata numerose altre isolette e atolli, la maggior parte dei quali abitati. Non possiede né ripari naturali efficaci (se non dei rilievi che si ergono a nord della città, facilmente valicabili), né fortificazioni imponenti (una semplicissima cinta muraria in legno), ma è totalmente immersa in una nebbia, da cui prende il nome, che nell’arco dell’anno è soggetta ad addensamenti. Conta solo 30.000 abitanti distribuiti in appena 15 chilometri quadrati ed appena 25.000 militari: nonostante i numeri ‘deboli’, il villaggio ha la fama di essere inespugnabile, dato che ogni membro dell’esercito è addestrato a combattere nelle difficili condizioni di visibilità della zona.

    Con i suoi palazzi innovativi, i giardini prensili, un’illuminazione urbana unica e delle strade periodicamente restaurate, Kiri si presenta come il più geometrico dei villaggi. Esso è costellato da una dozzina di grattacieli che sfiorano i sessanta metri di quota, attorniati da un reticolo urbano variegato con una ‘media d’altezza tetti’ pari a otto metri. L’edificio più imponente rimane comunque la residenza del Mizukage: s’innalza per cinquanta metri, è a pianta circolare ed è dotato di due lunghe e larghe scalinate, diametralmente opposte, che portano da terra, direttamente ai piani più alti; ulteriori uffici e stanze sono stati ricavati al di sotto di queste scale.

    L’abitante di Kiri è usualmente intraprendente, sia nelle attività commerciali che nelle relazioni interpersonali. Pacifici, e molto aperti mentalmente, i Kiriani hanno poi tutti una carnagione biancastra, quasi cianotica, dovuta alla nebbia che limita l’afflusso dei raggi solari sulla pelle. Vestono abiti a righe, e tra le loro fila annoverano i migliori fabbri, architetti ed ingegneri del mondo: non a caso è il villaggio più ricco! Tra i cinque grandi insediamenti ninja, per l’appunto, Kiri è riuscita a divenirne la maggiore potenza economica grazie alla leadership nelle attività connesse all’arte bellica. Si dice, tra gli shinobi, che in essa tu possa trovare qualsiasi tipo di commerciante ed ogni tipo di merce.
    Il Mizukage è Jisatsu Hoozuki.

    Siccome i proventi da eventuali guerre gioverebbero all’economia di Kiri, la politica estera del villaggio ha da un lato l’interesse a mantenere rapporti conviviali con le altre potenze, dall’altra quella di mantenere l’arricchimento sovvenzionando il miglior ‘offerente’ in una ipotetica corsa alle armi. Come già detto in precedenza, Kiri e Suna sono protagoniste di una faida che affonda le radici in un’epoca passata: questo sentimento d’astio, se per gli abitanti del villaggio della Sabbia è ben presente, a Kiri vive solo nella fascia più conservatrice e militarista della città.

    Il clima, come già visto, è fortemente influenzato dalla nebbia, che rende questa zona la più umida del mondo: estati fresche e ventilate ed inverni non eccessivamente freddi, ma ricchi di precipazioni. La densità della nebbia segue il ciclo delle stagioni, ed in autunno tende ad essere molto più fitta rispetto ai mesi primaverili dove, per qualche raro e sporadico giorno, scompare addirittura.

    Kumo

    Il villaggio della Nuvola, nel paese del Fulmine, è così chiamato perché molti dei suoi edifici sono ricavati all’interno ed attorno i numerosi monti che occupano la regione. Così, i tetti sono, di tanto in tanto, attorniati dalle nuvole. 50.000 abitanti e ben 45.000 soldati: l’esercito ninja più numeroso.

    Come già detto in precedenza, numerosissimi edifici sono integrati nella roccia, dotati talvolta di terrazze dalla suggestiva panoramica. Il Palazzo del Raikage sovrasta tutti con la sua magnificenza, e aderisce totalmente alla vetta più alta. È anche questi di struttura sferica, sebbene salendo dall’ingresso verso la cima si rastremi per poi riallargarsi solo al termine superiore. È tuttavia presente anche una città bassa, dotata di gazebi e bancarelle.

    Il profilo comune, tra gli abitanti di Kumogakure, è quello di diffidenza. Se tra loro vige un certo calore, animo ‘del villaggio’, verso gli esterni l’atteggiamento più comune è freddo e distaccato. Geneticamente hanno una carnagione nera o mulatta, con capelli rossi o biondi, ma non mancano eccezioni alla regola. Particolarmente abili nella fabbricazione delle spade, non praticano un’attività commerciale forte: l’economia è limitata all’autonomia del villaggio e manca qualunque infiltrazione esterna. Il Raikage Daisuke Raiga ha avviato un forte progetto di militarizzazione, impiegando risorse ed attività nella formazione, salvaguardia e mantenimento dell’esercito, riformando le varie sezioni ed ampliando la retribuzione militare.

    Per tal ragione, Kumo si è guadagnata le antipatie di un altro paese dagli aspetti fortemente militarizzati: Iwa. Rispetto agli altri paesi l’atteggiamento è sì neutrale, ma sempre sul ‘chi-va-là’. In caso di questioni diplomatiche, anche superficiali, il Raikage non esiterebbe a dichiarare guerra.

    Forse la natura comportamentale dei ninja di Kumo può essere stata influenzata dallo strano clima cui il villaggio è soggetto: molto rigido e glaciale d’inverno, estremamente caldo e afoso d’estate, con mezze stagioni brevi e praticamente inesistenti.

    Iwa

    Il villaggio della Roccia è ubicato all’interno del paese della Terra, la più vasta regione del continente. Esso si trova ad una quota di duemilacinquecento metri sul livello del mare, circondato dalle vette più alte del mondo: nonostante la logistica non favorevole, i sentieri e i passi montani che conducono al villaggio non sono pochi. Si espande per 25 chilometri quadrati, con 40.000 abitanti e 38.000 ninja impiegati in ferma stanziale nell’esercito.

    Gli edifici di Iwa sono tutti alte e slanciati torri, dall’altezza media di ben dodici metri. Conservano, tutto sommato, dei diametri esili, fuorché la Torre dello Tsuchikage, la più alta, ben più imponente.

    I suoi abitanti sono principalmente dediti alla pastorizia ed alla caccia, con una vita sociale limitata al lavoro: se vedete folle ad Iwa, qualcosa non va. Caratteri decisi, molto riflessivi, amano la buona cucina e non hanno peli sulla lingua. Sono molto operosi e ligi al dovere; una caratteristica, quest’ultima, che ha fornito lo Tsuchikage di un’esercito valido e soprattutto motivato.

    Non a caso, proprio per ordine dello Tsuchikage in persona, la rampolla Shizuka Kamizuru, numerose squadre siano state mandate, come avamposto e presidio fisso, in tutta la regione, specie sui confini. Una manovra sia per monitorare il territorio, sia per tenere sottocontrollo il nemico. Come visto in precedenza, la politica militarista Kamizuru si è inevitabilmente scontrata con l’analoga posizione del Raikage, dal quale nasce una viscerale antipatia dei due villaggi.

    Il clima è montano: fitto inverno ricolmo di neve e ventilate estate sanciscono l’alternarsi delle stagioni.
     
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